L’alto tasso di contagio in Sicilia non lascia molto spazio all’immaginazione: con il nuovo Dpcm che dovrebbe arrivare, entro e non oltre, questo lunedì, la regione rischia di entrare in zona rossa. Secondo il Cts siciliano la fascia arancione non sarebbe la giusta situazione per rallentare i contagi nell’Isola. Nell’ultima settimana, infatti, è stato registrato un incremento dei nuovi casi da Coronavirus rispetto a quasi tutte le altre regioni italiane: fra il 29 dicembre 2020 e il 5 gennaio 2021 vi è stato un aumento del 9% rispetto alla settimana precedente, peggio in termini percentuali ha fatto solo il Veneto (9,8%).
Per quanto riguarda le scuole, l’ipotesi è quella di chiuderle fino a fine mese, allontanando, così, l’urgenza di somministrare i vaccini anche agli insegnanti e al personale scolastico. Per la scuola primaria si ipotizza l’astensione dalle lezioni in presenza e il probabile ricorso alla dad, come avvenuto nel primo lockdown, ma su disposizione dei sindaci, d’accordo con le Asp provinciali. La scuola dell’infanzia dovrebbe continuare ad essere in presenza.
Per quanto riguarda la situazione nazionale, invece, si sta definendo il nuovo Dpcm: l’intenzione è quella di prorogare la maggior parte delle restrizioni fino al 31 gennaio. Verrà confermato il divieto di spostamento tra le regioni e il coprifuoco alle 22, così come la chiusura alle 18 dei bar e ristoranti nelle zona gialle. Non è ancora deciso se rimarrà o meno la deroga per la visita a parenti e amici mentre dovrebbero rimanere ancora chiuse palestre e piscine.
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